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Le Orchidee coltivate nel Südtirol

Da sempre il fascino e la bellezza delle orchidee catturano la nostra attenzione; ognuna con una diversa caratteristica, che la rende una rarità. Delle circa 30.000 varietà di orchidee conosciute dai botanici di tutto il mondo, sϋdtirol orchidee ha selezionate 150 specie, per ottenere un assortimento con le piante più particolari, selezionate per un lungo periodo di fioritura, foglie di particolare bellezza e colori scintillanti, fino a raggiungere esemplari unici in tutta Europa.

ALCUNE DELLE ORCHIDEE COLTIVATE IN ALTO ADIGE
  • Cattleya: si possono trovare nella parte dell'America centrale e del sud. Crescono in modo epifite, di rado su rocce o sul terreno (temperatura ideale 15 - 30°C).
  • Dendrobium: del gruppo appartenente ai kingianum provengono dall'est dell Australia, le altre varietà dal nord dell'India e dalle isole del pacifico (temperatura ideale10 - 30°C).
  • Dendrochilum: vanta 160 varietà, che possono essere di natura epifite e litofite, le si possono trovare in Borneo, Indonesia e nelle Filippine (temperatura ideale 12 - 30°C).
  • Odontoglossum Hybride: provengono dalle zone montuose tropicali dell‘America centrale e del Sud (temperatura ideale 15 - 25°C).
  • Onicidium: le oltre 600 tipologie di Oncidium provengono dalle regioni tropicali e sub-tropicali dell’America centrale e meridionale (temperatura ideale 15 - 25°C).
  • Phalaenopsis: originarie del sud-est asiatico e dalle isole del Pacifico del sud (temperatura ideale 16 - 28°C). 
COME PRENDERSI CURA DELLE ORCHIDEE

TEMPERATURA: Le orchidee che si ritrovano normalmente in commercio sono piante da caldo che si coltivano a 23-24° C. Dall’autunno alla primavera è importante che siano in un ambiente ben riscaldato con temperature che non scendano mai sotto i 15° C. Durante l’estate si possono portare all’esterno, solo se le temperature notturne sono elevate e comunque al riparo dagli acquazzoni.

POSIZIONE: È molto importante che le orchidee abbiano molta luce a disposizione, ma bisogna evitare l’esposizione al sole diretto durante la primavera e l’estate. Un buon indicatore di una corretta esposizione alla luce è il colore delle foglie: nella maggior parte delle orchidee dovrebbe essere di un verde chiaro e brillante. Foglie verde scuro e allungate sono sintomo di luce insufficiente, cosa che può pregiudicare la fioritura. Foglie giallastre e opache, al contrario, indicano un’eccessiva illuminazione.

IRRIGAZIONE: Non lasciare mai che il substrato nel vaso si asciughi troppo, è importante mantenere un buon grado di umidità, si può annaffiare l’orchidea per immersione, ponendo il vaso in una bacinella per tre quarti della sua altezza, e lasciandolo per qualche minuto. La frequenza della bagnatura dipende molto dalle temperature. Se l’Orchidea presenta foglie piegate a fisarmonica è sintomo di umidità o acqua insufficiente.

CONCIMAZIONE: Essendo le Orchidee piante che vivono su materiali inerti poveri di sostanze nutritive e sali minerali è importantissimo apportare questi elementi con la fertilizzazione; utilizzare un fertilizzante liquido di buona qualità correttamente diluito nell’acqua di irrigazione, prima di procedere inumidire abbondantemente il terreno in modo che le radici non entrino in contatto diretto con il fertilizzante. Effettuare questa operazione ogni 15 giorni, in autunno e inverno utilizzare un concime con una titolazione più bassa di azoto.

RINVASO: Le orchidee hanno radici molto delicate e non amano essere rinvasate; Effettuare il rinvaso quando il substrato si è deteriorato, non è più in grado di fornire la giusta quantità di aria alle radici o non drena bene l’acqua in eccesso; o quando la pianta diventa troppo grande per essere contenuta nel suo vaso. Questa operazione va fatta solo in primavera quando crescono le nuove radici, in modo che la pianta si stabilisca nel minor tempo possibile. È importantissimo che le orchidee abbiano un substrato specifico con una struttura leggera che fornisca molta aria alle radici.

UMIDITÀ: Altro aspetto molto importante per la cura delle orchidee è l’umidità, l’ideale per queste piante è tra il 50% e il 70%. Per ottenere un microclima adatto in casa nebulizzare frequentemente le foglie con acqua non calcarea per non macchiare le foglie (va benissimo l’acqua piovana); un'altra tecnica molto semplice consiste nel porre sotto alle piante un sottovaso fornito di argilla espansa o ghiaino e acqua in modo che le radici non entrino a contatto con l’acqua e non marciscano. Un altro modo per mantenere la corretta umidità è riunire tutte le piante vicine tra loro! In questo modo sfrutteranno a vicenda gli effetti della traspirazione fogliare, oltre a creare un meraviglioso angolo da contemplare.

 
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